Psiche trasportata all'Olimpo
Psiche trasportata all'Olimpo
(? 1497 ca - Ferrara 1548)
Il dipinto raffigura Psiche che, sostenuta da tre amorini, ascende all'Olimpo secondo gli ordini di Giove. Il tema di Psiche, amata da Cupido e quindi sottoposta a prove difficilissime dalla dea Venere invidiosa della sua bellezza, affascinò spesso gli umanisti del Rinascimento che vi leggevano un'allegoria dell'unione tra la tensione dello Spirito, rappresentata da Psiche, e il Desiderio amoroso, ovvero Cupido, dal cui incontro è generato il Piacere. L'opera evidenzia nell'iconografia e nella resa stilistica un richiamo quasi palmare all'analogo tema realizzato da Raffaello alla Farnesina, tanto da venire spesso attribuita alla stretta cerchia dei suoi collaboratori. Viene pertanto datata intorno agli anni Venti, epoca nella quale Battista, in compagnia del più celebre fratello, giunge probabilmente a Roma. Recentemente la tavola è stata riferita al fiammingo Lambert van Noort (Amersfoort 1520c – Anversa 1570/71).