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Madonna and Child with The Infant Saint John the Baptist and Saint Elizabeth

Berruguete Alonso

(Paredes de Nava c. 1486 - Toledo 1561)

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Il dipinto, documentato in collezione Borghese a partire dal 1790, fu eseguito da Alonso Berruguete, pittore spagnolo attivo a Roma dal 1508, dove ebbe modo di conoscere la pittura di Raffaello, Michelangelo e Leonardo, rielaborata alla luce delle prime esperienze manieriste fiorentine. Raffigura la Vergine Maria e sua cugina Elisabetta, ritratte in un paesaggio tipicamente fiorentino in compagnia di Gesù Bambino e del piccolo Giovanni Battista.


Object details

Inventory
335
Location
Date
1516-1517
Classification
Period
Medium
oil on panel
Dimensions
cm 112 x 90
Frame

Cornice cinquecentesca decorata con foglie, pomi e palmette (cm 130 x 106 x 8)

Provenance
Text not translated yet

Roma, collezione Borghese, 1790 (Inv. 1790, St. I, n. 12; Della Pergola 1959); Inventario Fidecommissario 1833, p. 15; Acquisto dello Stato, 1902.

Exhibitions
  • 1952 Napoli, Mostra d'Oltremare;
  • 1956 Firenze, Palazzo Strozzi;
  • 1984 Roma, Palazzo Venezia;
  • 2011-12 Roma, Palazzo Sciarra;
  • 2013 Firenze, Galleria degli Uffizi.
Conservation and Diagnostic
  • 1906 - Luigi Bartolucci (sterilizzazione della tavola, otturazione dei buchi dei tarli con cera e pasta arsenicale);
  • 1937 - Carlo Matteucci (eliminazione degli ossidi delle vernici e piccoli ritocchi);
  • 2011- Nicoletta Naldoni (disinfestazione, pulitura e verniciatura).

Commentary

La provenienza di questo dipinto resta tuttora dubbia. Secondo un'ipotesi ormai superata di Paola della Pergola (1959), l'opera proverrebbe dalla raccolta del cardinale Antonio Maria Salviati, proprietario nel 1634 di un dipinto con analogo soggetto, descritto però nel relativo inventario senza il nome dell'autore. Tenendo conto, inoltre, che la quadreria Salviati confluì in quella Borghese solo nel 1794 (Costamagna 2001), non c'è più alcuna ragione nel continuare a percorrere la pista finora battuta dalla critica.

La prima informazione certa sulla tavola risale invece al 1790, anno in cui risulta elencata tra i beni di casa Borghese con un'attribuzione ad Andrea del Sarto, nome destinato a mutare nel corso dei secoli, passando da Fra' Paolino da Pistoia (cfr. Della Pergola 1959) a Bartolomeo della Porta (Venturi 1893), da Piero di Cosimo (Berenson 1932; Id. 1936; Gamba 1936-37) al Pontormo (Longhi 1928).

Nel 1953, riprendendo in mano l'argomento (cfr. Fontainebleau 1952), Roberto Longhi assegnò il dipinto ad Alonso Berreguete, artista spagnolo, attivo in Italia tra il 1508 circa e il 1518, periodo in cui ebbe modo di conoscere Raffaello, Leonardo e Michelangelo. Lo studioso, infatti, mettendo in rapporto il presente quadro con le aggiunte fatte dallo spagnolo alla pala dell'Incoronazione con quattro santi attualmente conservata a Parigi (Museo del Louvre; Vasari 1550 [1971]), non ebbe dubbi nel datare l'opera Borghese tra il 1508-10 e il 1514, parere confermato da Paola della Pergola (1959) e unanimemente accettato da tutta la critica (si vedano da ultimo Mozzati 2013; Hermann Fiore 2011).

Il dipinto raffigura Maria e sua cugina Elisabetta, ritratte in un paesaggio tipicamente toscano in compagnia di Gesù, rappresentato di profilo, e il piccolo Giovanni Battista. L'opera, un importante esempio della cultura tosco-romana del secondo decennio del XVI secolo, unisce sapientemente la plasticità scultorea michelangiolesca con la teoria dei contrasti figurativi di Leonardo e la grazia di Raffaello (palese a tal proposito è il debito con la Sacra famiglia di Monaco), mitigando la pittura liquida del Pontormo con la solidità d'impianto di Andrea del Sarto.

In seguito ad un importante restauro terminato nel 2011, che ha riportato in vita i colori brillanti e la resa di alcuni dettagli da tempo illeggibili, la tavola è stata datata al 1516-1517 (Mozzati 2013).

Antonio Iommelli




Bibliography
  • G. Vasari, Vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue a’ tempi nostri, Firenze 1550, ed. a cura G. Milanesi, III, Firenze 1971, p. 567;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 239;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 166;
  • B. Berenson, Florentine Painters, New York 1909, p. 131;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 208;
  • B. Berenson, Italian Pictures of the The Renaissance, Oxford 1932, p. 453;
  • B. Berenson, Pitture Italiane del Rinascimento, Milano 1936., p. 390;
  • C. Gamba, Piero di Cosimo e i suoi quadri mitologici, in “Bollettino d’Arte”, XXX, 1936-1937, p. 57;
  • A. De Rinaldis, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1939, p. 31;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1951, p. 29; Fontainebleau e la Maniera Italiana, catalogo della mostra (Napoli, Mostra d'Oltremare, 1952), Firenze 1952, p. 33, n. 55;
  • L. Beccurucci, Alonso Berreguete, in “Bollettino d'Arte”, XXXVIII, pp. 168-169;
  • R. Longhi, Avvio a Pier Francesco Foschi, in “Paragone”, XLIII, 1953, 43, pp. 7-8;
  • F. Zeri, Alonso Berruguete: Una Madonna con San Giovannino, in “Paragone”, XLIII, 1953, p. 51;
  • Il Pontormo e il Primo Manierismo Fiorentino, catalogo della mostra, Firenze 1956, p. 113;
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1957, p. 29;
  • J. A. Gaya Nuño, La Pintura Española fuera de España, Madrid 1958, p. 113;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, p. 17, n. 14;
  • J. Gudiol, Alonso Berreguete, in Enciclopedia Universale dell'Arte, XII, 1964, p. 803;
  • M. G. Ciardi Dufrè Del Poggetto, Sull’attività italiana di Alfonso Berreguete scultore, in “Commentari”, XIX, 1968, pp. 11-36;
  • C. Stefani, in P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 288;
  • P. Costamagna, La collection de peintures d'une famille florentine étabilie à Rome: l'inventaire d'apres décès du Duc Antonio Maria Salviati, in "Nuovi Studi", V, 2001, pp. 184, 213 nota 76; Herrmann Fiore 2006, p. 110;
  • K. Hermann Fiore in Il Rinascimento a Roma. Nel segno di Michelangelo e Raffaello, catalogo della mostra (Roma, Fondazione Roma 2011-2012), a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Roma 2011, p. 282, n. 45;
  • T. Mozzati, in Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della "maniera moderna", catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, 2013), a cura di T. Mozzati, Firenze 2013, pp. 17-47, 206, n. I.5.