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Adorazione dei Magi

Mazzola Ludovico detto Mazzolino

(Ferrara 1480 ca. - 1528-30)

Nello sfondo della scena, che vede i tre Magi intenti a porgere i doni al piccolo Gesù, è un edificio sormontato da una copertura in legno e paglia, da cui si affaccia un uomo a contemplare l'evento. L'opera è cronologicamente collocata nel periodo della maturità del pittore, intorno al 1522.


Scheda tecnica

Inventario
218
Posizione
Datazione
1522 circa
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tavola
Misure
cm 40 x 30
Provenienza

Roma, cardinale Pietro Aldobrandini, 1603, n. 52; Meldola, cardinale Pietro Aldobrandini, 1612, n. 2; Roma, Olimpia Aldobrandini junior, 1682, n. 324; Inv. fidecommissario 1833, p. 6 n. 2. Acquisto dello Stato, 1902.

Mostre
  • 2009, Illegio, Casa delle Esposizioni
Conservazione e Diagnostica
  • 1903-1905, Luigi Bartolucci
  • 1937, Carlo Matteucci
  • 1957, Gilda Diotallevi
  • 1963, Alvaro Esposti
  • 2008, Vega Santodonato e Patrizia Micheletti (Laboratorio exSBAS presso Palazzo Barberini)
  • 2008, Maria Francesca Tizzani e Laura Ferretti
  • 2019, Koinè
  • 2020, Measure 3D di Danilo Salzano (indagini diagnostiche)
  • 2020, Erredicci (indagini diagnostiche)
  • 2021, IFAC (CNR Firenze) (indagini diagnostiche)
  • 2021, Arsmensurae di Stefano Ridolfi (indagini diagnostiche)

Scheda

Una quinta architettonica di rovine, dalle quali si affaccia un anziano signore vestito di rosso sovrastato da un abbaino dove sono poggiate due colombe che amoreggiano, accoglie la scena dell’adorazione dei Magi al piccolo Gesù. Il Bambino, in braccio alla Vergine, si protende verso uno dei Sovrani e, incuriosito, sta toccando uno dei preziosi contenitori recanti oro, incenso e mirra.

Quest’opera è accomunata nella storia collezionistica all’Incredulità di san Tommaso (inv. 223) e alla garofalesca Madonna con Bambino in trono e i Santi Pietro e Paolo (inv. 213), senza dubbio di provenienza Aldobrandini. I recenti studi ne hanno chiarito un passaggio per Meldola (Costamagna 2000), data la sua presenza in un inventario precedentemente collegato alle eredità Salviati ma che si è dimostrato invece del cardinale Pietro (Tarissi de Jacobis 2003[2004]).

Il dipinto in collezione Borghese può essere avvicinato, per alcune tipologie fisiognomiche, all’opera presente nell’inventario di Olimpia senior che raffigura Cristo e l’Adultera oggi alla National Gallery di Londra (inv. 641). Per quanto riguarda la composizione, soprattutto negli elementi che conferiscono umanità e naturalità – come ad esempio il vecchio affacciato e le colombe – la tavola in analisi si può accostare all’Adorazione dei pastori della Galleria degli Uffizi a Firenze (inv. 1890 n.1352). In questo dipinto, così come nella tavola londinese poc’anzi citata, vi si trovano elementi di un inedito lirismo naturalistico, oltre ad una certa propensione per le contaminazioni stilistiche presenti nelle contemporanee soluzioni adottate dai pittori di area bresciana (Tarissi de Jacobis 2002).

Lara Scanu




Bibliografia
  • G. Morelli, Kunstkritische Studien über italienische Malerei. Die Galerien zu München und Dresden, Leipzig 1890 (ed. 1892), p. 219
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 464
  • R. H. Benson, Exhibition of Pictures, Drawings and Photographs of Works of the School of Ferrara-Bologna, 1440-1550, also of Members of the Houses of Este and Bentivoglio, catalogo della mostra a cura di R. H. Benson, London 1894, n. 40
  • R. Longhi, Precisioni nelle gallerie italiane. Galleria Borghese, Roma 1928, n. 218
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, p. 56, n. 93
  • S. Zamboni, Ludovico Mazzolino, Ferrara 1968, p. 21
  • A. Coliva, Galleria Borghese, Roma 1994, p. 126 n. 64
  • V. Romani, in A. Ballarin, Dosso Dossi. La pittura a Ferrara negli anni del Ducato di Alfonso I, Cittadella (PD) 1994-1995, I, scheda 166
  • P. Costamagna, La collection de peintures d’une famille florentine étabilie à Rome: l’inventaire aprés décès du duc Anton Maria Salviati, «Nuovi Studi», 8, 2000, p. 214 n. 79
  • C. Stefani, in Galleria Borghese, a cura di P. Moreno e C. Stefani, Milano 2000, p. 259
  • S. Tarissi de Jacobis, in Il museo senza confini. Dipinti ferraresi del Rinascimento nelle raccolte romane, a cura di J. Bentini e S. Guarino, Milano 2002, pp. 194-195, scheda 38
  • S. Tarissi de Jacobis, Nuova luce su vecchie carte: l’eredità Aldobrandini e la collezione Borghese, «Proporzioni», 4, 2003(2004), pp. 160-191