Bagno di Venere
Scarsella Ippolito detto Scarsellino
(Ferrara 1550 ca. - 1620)
La tela, citata nell’inventario di Scipione Borghese databile al 1615-30, è ritenuta pendant di Salmaci ed Ermafrodito, anche se realizzato su un diverso supporto. Lo stile è infatti perfettamente coerente con l’intonazione felicemente narrativa espressa dallo Scarsellino nelle sue favole mitologiche. Nella scena, dal cielo percorso da striature, Venere sta per uscire dall’acqua assistita da putti che le porgono panni asciugati al calore del fuoco.
Scheda tecnica
Materia / Tecnica | olio su tela, cm 45 x 57
Inventario | 219