S. Agata
Ricordata nell'inventario del 1693 quale opera autografa di Leonardo, il dipinto documenta la predilezione di Scipione Borghese per la pittura lombarda. La Sant’Agata deriva da un originale di Bernardino Luini ora smarrito ma prossimo all'esemplare della collezione Spiridion di Parigi. La fattura dell'immagine e la sua esecuzione denunciano influenze leonardesche.
Agata, martire nel 251, mostra l’attributo del suo supplizio, le mammelle che le vennero strappate con le tenaglie prima di venire gettata sui carboni ardenti.
Scheda tecnica
Inventario
Posizione
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
Misure