Sibilla
Romanelli Giovanni Francesco
(Viterbo 1610-17 - Roma 1662)
Nel dipinto è raffigurata una Sibilla, come indica la foggia del copricapo, simile a un turbante, cui vanno aggiunti la penna e il libro che, con lo sguardo rivolto verso l’alto, rivelano le sue facoltà profetiche. Il termine Sibilla del resto, indica proprio la figura della profetessa, in grado di conoscere il futuro. Le Sibille erano nominate in base alla loro provenienza dal bacino del Mediterraneo – Cumana, Eritrea, Delfica – e verranno poi accolte nel pensiero cristiano, poiché si riteneva avessero preconizzato l’avvento di Cristo; per tale motivo verranno più volte raffigurate nelle opere d’arte.
Scheda tecnica
Materia / Tecnica | olio su tela, cm 56 x 90
Inventario | 51