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Adorazione dei Magi

Bottega di da Ponte Jacopo detto Jacopo Bassano

(Bassano del Grappa 1510 - 1592)

Ritenuta a lungo un'opera del pittore greco Domínikos Theotokópoulos, come tale fu acquistata nel 1923 presso l'Ufficio di Esportazione di Roma, ceduta allo Stato italiano dalla Ditta Tartaglia per Lire 4.000. Rappresenta l'arrivo dei Magi a Betlemme dove, in un vasto paesaggio dominato da alcune rovine, i tre sovrani vengono accolti dalla Sacra Famiglia mentre un gruppo di angeli, in alto fra le nubi, assiste alla scena.

La ripresa fedele di alcune fisionomie, unita alla resa alquanto ingenua di certi dettagli, tra cui il viso allungato del mago all'estrema sinistra e le mani e i piedi di Maria e Giuseppe, inducono ad inserire la tela tra le opere di bottega di Jacopo Bassano, realizzata con tutta probabilità intorno alla metà del XVI secolo a partire da un originale perduto.


Scheda tecnica

Inventario
565
Posizione
Datazione
1555-1556 ca.
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tela
Misure
cm 58 x 49
Cornice

Cornice decorata a fiori e rocaille (cm 72 x 62,5 x 6,2)

Provenienza

già Ditta Tartaglia, 1923 (Della Pergola 1955); Acquisto dello Stato, 1923.

Mostre
  • 1953 Bordeaux, Galerie des Beaux-Arts
Conservazione e Diagnostica
  • 1992 Paola Tollo.

Scheda

La storia di questo dipinto è ignota. L'opera, infatti, è documentata solo a partire dal 1923 quando lo Stato italiano, esercitando il diritto di prelazione, acquistò la tela per L. 4000 dalla ditta Tartaglia (Della Pergola 1955).

Pubblicata da Achille Bertini Calosso (1924) e da August L. Mayer (1939) come opera di El Greco, alias Domínikos Theotokópoulos, tale nome fu debitamente respinto dalla critica a favore di Jacopo Bassano, dividendo gli studiosi tra chi riteneva il quadro un dipinto originale (Porcella 1925; Longhi 1928; De Rinaldis 1938; Della Pergola 1955) e chi un'opera di derivazione da un prototipo perduto (Pallucchini 1948; Arslan 1951). Quest'ultima strada, di recente percorsa anche da Alessandro Ballarin e Kristina Herrmann Fiore, ha portato i due studiosi a parlare rispettivamente di opera di bottega (Ballarin 1995) e di cerchia di Jacopo (Herrmann Fiore 2006) tralasciando - almeno stando al breve cappello presentato a corredo della composizione nel catalogo per immagini della Galleria Borghese (Eid., cit) - il dibattito su una sua possibile derivazione.

Per quanto concerne la datazione, secondo Rodolfo Pallucchini (cit.) questa Adorazione sarebbe stata eseguita intorno al 1562, anno della probabile esecuzione del prototipo perduto; pista scartata da Ballarin (1995) che di fatto ne ha anticipato l'esecuzione al 1555-1556, ossia in un momento molto complesso nella vicenda dell'artista che, archiviato il confronto con l'estetica della Maniera, si preparava a mettere a punto un nuovo linguaggio.

Un quadro con soggetto analogo, realizzato intorno al 1555-1556, si conserva a Birmingham (The Barber Institute di Fine Arts, inv. no. 78.1), seguito da alcune copie di bottega, dipinte grossomodo negli stessi anni attualmente esposte a Pommersfelden (Schloss der Grafen von Schönborn) e a Cambridge (Massachusetts, Harvard University, Fogg Art Museum, inv. 1932.61; per tutte queste opere cfr. Ballarin 1995, p. 1556).

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • A. Bertini Calosso, Un quadro giovanile del Greco, in “Bollettino d’Arte”, 1924, pp. 486-490;
  • A. Porcella, Per un quadro del Bassano nella Galleria Borghese, in “Emporium”, LXIV, 1925, p. 197;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 226;
  • A. De Rinaldis, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1939, p. 51;
  • A. L. Mayer, Notes on the Early El Greco, in “The Burlington Magazine”, 1939, p. 28;
  • R. Pallucchini, Some Early Works by El Greco, in “The Burlington Magazine”, XC, 1948, p. 134;
  • J. Aznar Camon, Dominigo Grego, Madrid 1950, p. 80;
  • E. Arslan, Appunto su Caravaggio, in “Aut-Aut”, V, 1951, pp. 112-113;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1951, p. 46;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, pp. 100-101, n. 176;
  • B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. Venetian School, I, London 1957, p. 20;
  • E. Arslan, I Bassano, II, Milano 1960, p. 175;
  • A. Ballarin, Jacopo Bassano, II, Padova 1995, pp. 11, 634, fig. 634;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 181.