IL NUOVO PERCORSO DEDICATO A PAOLO V E ALLA COLLEZIONE DI SCIPIONE BORGHESE
Dal 14 ottobre sarà attivo un percorso speciale nelle sale espositive dedicato a papa Paolo V (al secolo Camillo Borghese, 1552 – 1621), zio del cardinale Scipione Borghese, definito “gran Zio” come esempio di virtù morali e modello per il nipote, grande mecenate e collezionista. Il percorso è costituito da nuove schede scientifiche delle opere leggibili da smartphone con QRCode (posizionato sulla didascalia delle opere) e corredate da contenuti audio originali, oltre che disponibili sul sito del museo.
A quattro secoli dalla scomparsa del pontefice, la Galleria Borghese ricorda quindi questo personaggio chiave per la storia delle arti a Roma, mettendo a punto all’interno delle sale un percorso che segnala le opere legate alla sua vita e alla sua azione.
Fanno parte del progetto ventidue opere di artisti come Caravaggio, Guido Reni, Giovanni Baglione, Cavalier d’Arpino, distribuite sui due piani del museo: si tratta di sculture, dipinti e mosaici che ritraggono Paolo V, sono frutto di sue commissioni oppure sono collegate ad alcune sue azioni, come i dipinti che provengono dal sequestro avvenuto nel 1607 nella bottega del Cavalier d’Arpino, accusato di detenzione illegale di armi. Per farsi annullare la pena, infatti, il pittore fu probabilmente costretto a cedere la sua collezione di circa 110 dipinti – oltre a libri e disegni – al papa, che successivamente la donò al nipote Scipione.
Durante gli anni del suo pontificato (1605-1621) Paolo V promosse numerose grandi opere, come il completamento della basilica di San Pietro, con la costruzione della navata e della facciata affidate a Carlo Maderno, e l’ampliamento del Palazzo del Quirinale, realizzato da Flaminio Ponzio, autore, insieme con il fiammingo Jan Van Santen, italianizzato Vasanzio, anche del progetto architettonico della palazzina Borghese, destinata ad ospitare le collezioni di Scipione. Sempre a Ponzio assegnò la realizzazione della Cappella di famiglia nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dedicata alla Madonna Salus Populi Romani e detta, appunto, Borghese o Paolina. Invece nel campo di quelle che oggi definiremmo opere pubbliche spicca il restauro dell’acquedotto di Traiano, che aveva origine dalle sorgenti nell’area del lago di Bracciano, e dell’Aqua Alsietina, proveniente dal lago di Martignano: interventi finalizzati al rifornimento di acqua nelle abitazioni del Gianicolo, dove fu eretta la Fontana monumentale dell’Acqua Paola, e del rione di Trastevere.
Pur apprezzando e promuovendo gli artisti contemporanei, come Caravaggio, Guido Reni, Giovanni Baglione o il Cavalier d’Arpino, Paolo V lasciò il compito di creare una collezione familiare a Scipione Borghese, che negli anni del pontificato e anche oltre, con molta determinazione e una certa disinvoltura, raccolse un gran numero di opere d’arte e capolavori che è possibile oggi ammirare all’interno della Galleria Borghese.