È ONLINE IL TERZO CONCERTO DEL PROGETTO “I BORGHESE E LA MUSICA” DAL TITOLO: FRANCESCO GASPARINI. UN MUSICO A ROMA TRA CHIESA E PALAZZO
Il progetto “I Borghese e la musica”, avviato dalla Galleria Borghese lo scorso dicembre 2020 per indagare sulle committenze della famiglia Borghese a musicisti dei sec. XVII e XVIII, presenta un nuovo capitolo dedicato a Francesco Gasparini, musico attivo a Roma fino agli anni venti del 1700.
L’8 dicembre verrà trasmesso il concerto di questo interessante e prolifico autore alle ore 19.00 su galleriaborghese.
La produzione del concerto si è avvalsa inoltre delle preziose collaborazioni con il Museo Internazionale della Musica di Bologna e con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Il manoscritto della Messa a quattro voci concertata (I-Rsm 117/43) è stato ritrovato e trascritto dal musicologo Luca Della Libera che ne ha curato l’edizione a stampa per A-R Edition, Inc. Middleton – Wisconsin USA all’interno del volume “Masses by Alessandro Scarlatti and Francesco Gasparini – Music from the Basilica of Santa Maria Maggior, Roma”.
I manoscritti delle Cantate sono stati indagati e trascritti dalla prof.ssa Annarosa Vannoni e sono conservati a Bologna nella biblioteca del ex Liceo Musicale, oggi depositata al Museo della Musica, e fanno parte di una preziosa miscellanea (DD. 48) contenente dieci cantate tra le quali “Queste voci dolenti” di Gasparini. L’occasione di studio ha permesso di selezionare due Cantate di Floriano Arresti, anch’egli allievo del Pasquini e musicista a Roma alla fine del 1600, che si potranno ascoltare in prima esecuzione in tempi moderni.
Francesco Gasparini, nacque a Camaiore nel 1661 ma completò i suoi studi a Roma con Bernardo Pasquini e Arcangelo Corelli. Nel 1682 fu organista nella chiesa della Madonna dei Monti e parallelamente iniziò la sua collaborazione con l’oratorio del SS. Crocifisso di San Marcello per il quale compose diversi oratori.
Nella prima metà del 1700 ebbe rapporti con il principe Marcantonio Borghese e con la sua consorte Livia Spinola. Nel 1720 compare con il titolo “virtuoso del principe Borghese” e dal 1725 al 1727 tra i maestri della Cappella Paolina, istituita dal papa Paolo V e dal Cardinale Scipione Borghese il secolo precedente, a Santa Maria Maggiore.
Nei suoi anni di attività compose oltre sessanta opere, cantate, oratori, musica strumentale e sacra.