ROMA AL TEMPO DI AVIGNONE E IL GIUBILEO SENZA PAPA DEL 1350
Il 3 dicembre alle ore 18.00 presso il Portico del museo si terrà l’ultimo incontro del ciclo di convegni dedicato al giubileo, a cura di Francesca Cappelletti, dal titolo Roma al tempo di Avignone e il giubileo senza papa del 1350, con Claudia D’Alberto.
Con il trasferimento del Papato ad Avignone nel 1308, Roma perde temporaneamente la sua centralità politica, ma continua a custodire intatto il proprio valore simbolico: quello di essere l’“unica Roma”, città contesa e poi nuovamente condivisa tra Papato e Impero. In questi decenni, la città assume caratteristiche sempre più simili a quelle di un libero comune, mentre nuovi gruppi sociali emergono sulla scena pubblica. Grazie all’azione di Cola di Rienzo, questi ceti ottengono da Clemente VI la concessione del giubileo del 1350, solennemente celebrato nonostante l’assenza del papa.
La vicenda è ricostruita attraverso le opere artistiche del periodo, che riflettono l’interruzione delle grandi committenze papali del Duecento e l’attesa del ritorno della curia. Quando quest’ultima rientra a Roma nel 1368, si assiste infatti a un rinnovamento dei modelli devozionali e artistici, testimoniato dal ciborio lateranense e dai reliquiari dei Santi Pietro e Paolo, mentre il giubileo del 1350 conferma in modo emblematico che solo Roma poteva incarnare, allora come sempre, l’idea di Roma sancta.
Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a: ga-bor.inviti@cultura.gov.it.
Disponibilità limitata, fino ad esaurimento posti.