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Sala ​dell’Aurora

Sala 15


La decorazione della volta fu realizzata da Domenico Corvi (1721-1803) nel 1782. Al centro tre tele rappresentano l'Allegoria dell’Aurora, i Crepuscoli dell’Alba e del Vespro. Medaglioni con segni zodiacali, busti di filosofi e finti bassorilievi monocromi con le stagioni e le relative allegorie, sono inseriti entro scomparti geometrici eseguiti da Giovan Battista Marchetti (1730-1800).

Sulle pareti sono decorazioni a grottesche su fondo oro con mesi, segni zodiacali e ventiquattro medaglioni con effigi degli uomini illustri dell’antichità. Il tema dominante della decorazione è lo scorrere del tempo, attraverso il giorno, i mesi e le stagioni.

Nella sala sono opere di artisti dell’area lombardo-veneta e ferrarese della prima metà del Cinquecento, tra  queste si segnalano l’Ultima Cena, l’Adorazione dei pastori Pecora e agnello di Jacopo Bassano (1515 ca.-1592), il Ritratto di giovane Tobiolo e l’angelo di Giovanni Girolamo Savoldo (1480 ca.- post 1548). Qui sono inoltre cinque dipinti di Dosso Dossi (1490 ca.- 1542), affiancati a opere del fratello Battista (1497-1548) e del figlio Evangelista (?-1586), che sottolineano la passione del cardinal Scipione per la pittura ferrarese del Cinquecento.

Al centro è la scultura in marmo nero antico di Alessandro Algardi raffigurante l’allegoria de Il Sonno, ispirato a un prototipo ellenistico di bambino dormiente.



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