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CELL (THE LAST CLIMB)


CELL (THE LAST CLIMB)
All images are © The Easton Foundation/Licensed by SIAE 2024 and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY. Ph.by A.Osio

Cell (The Last Climb) esplora i temi della transizione e dell’evoluzione, utilizzando gli elementi architettonici come simboli. Per Bourgeois le scale erano metafore di autorealizzazione e metamorfosi psicologica. Questa Cell, che presenta una scala a chiocciola progettata dall’artista, è stata recuperata dall’atelier di Brooklyn prima che venisse demolito nel 2005 ed era utilizzata per collegare i due piani dello studio.

Le sfere di vetro blu simboleggiano l’aspirazione a valicare i confini, il colore è un richiamo al cielo e racchiude in sé un’idea di pace e trascendenza. La trasparenza del vetro indica il desiderio di essere compresi e perdonati, riecheggiando i toni celesti e celestiali della Madonna del baldacchino di Luca Giordano, riferimento al Museo di Capodimonte a Napoli dove la Cell fu presentata per la prima volta nel 2008. Aspirazione e movimento verso l’alto sono contrastati dalle grandi sfere di legno alla base della scala, a sottolineare la tensione tra ascesa e gravità. I dodici rocchetti di filo giallo collegati ad altrettanti aghi infilati nella forma di gomma azzurra appesa al centro della Cell alludono alla fragilità e al ciclo infinito della vita.

Cell (The Last Climb) riflette la costante fascinazione dell’artista per la riparazione e il perdono in mezzo a confini fisici e psicologici, fondendo temi personali con concetti universali.




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