EARLY MODERN PALACES, REAL AND IMAGINED: CONVERSATIONS, DESCRIPTIONS, AND REPRESENTATIONS CONFERENZA 17-18 NOVEMBRE
La Galleria Borghese ha organizzato in collaborazione con la British School at Rome (Harriet O’Neill) e con l’Università La Sapienza di Roma (Francesco Freddolini e Caterina Volpi) la conferenza Early Modern Palaces, Real and Imagined: Conversations, Descriptions, and Representations, che si svolgerà nelle seguenti giornate:
– Mercoledì 17 novembre, 19.00-19.45 (CET) – keynote di Gail Feigenbaum – Galleria Borghese.
Evento solo online con prenotazione obbligatoria al seguente link
– Giovedì 18 novembre, 9.30-17.15 (CET) – conferenza principale alla British School at Rome.
Evento in presenza, fino ad esaurimento posti e previa prenotazione obbligatoria al seguente link e online con prenotazione obbligatoria al seguente link
Obiettivo della conferenza è approfondire come le conversazioni nate all’interno dei primi palazzi moderni, le descrizioni letterarie di dimore reali e immaginarie, le descrizioni contenute negli scambi epistolari e in altre fonti testuali, così come le testimonianze visive quali ad esempio i disegni di spazi interni, abbiano plasmato le idee sui primi palazzi moderni in tutta Europa come spazi di socialità, esposizione, incontri e performance sociale.
I palazzi come luoghi del collezionismo e dell’allestimento sono stati oggetto di quasi quattro decenni di ricerca. Gli studi si sono concentrati su centri specifici come Roma, Parigi, Londra e Firenze. Gli organizzatori del convegno ritengono che adottare un approccio tematico, concentrandosi sulle descrizioni dei luoghi, riveli molto su come le interazioni sociali che avvenivano nei palazzi, oltre ai resoconti letterari e agli scambi di informazioni, abbiano generato comunanze, innescato competizioni e rafforzato differenze. Il convegno si propone dunque di adottare una lente critica sui materiali, sia letterari che iconografici, indagando la relazione della letteratura e della poesia con la materialità degli interni. I palazzi saranno visti come il luogo della conversazione, sia quella erudita che quella familiare, in modo da ricostruire la tradizione di discussioni e di impressioni che nel tempo hanno animato le stanze e si sono depositate sulla superficie dei quadri, condizionando i nostri sguardi.
La conferenza approfondisce inoltre il rapporto tra palazzi concreti e immaginari del primo periodo moderno di un’ampia area geografica, con un’attenzione specifica alla loro decorazione interna, alla materialità delle opere in essi contenute e all’allestimento. Questo approccio tematico può favorire una prospettiva comparativa sull’argomento, in tutta Europa e oltre. Gli articoli affronteranno le seguenti domande: come si sono adattati il collezionismo e l’allestimento in relazione alle conversazioni nate di fronte alle opere d’arte con sempre maggiore frequenza? Come hanno contribuito i testi alla reputazione e alla fama dei palazzi? In che modo i palazzi immaginari hanno influenzato la progettazione delle residenze reali e la materialità dei loro interni? Come arrivarono in Europa le idee sui palazzi esotici attraverso i discorsi sulla magnificenza e lo splendore?
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