GIACOMETTI. LA SCULTURA
La Galleria Borghese, teca di inestimabili capolavori dell’antichità, ospita per la prima volta la tragicità della scultura di epoca moderna, che si concretizza nell’opera di uno dei più grandi artisti del ’900: Alberto Giacometti. La Galleria Borghese è per definizione il luogo della scultura. Nella collezione del Museo, la statuaria è rappresentata dall’epoca greco-romana al Rinascimento, al Seicento e al Barocco, fino al Neoclassicismo e all’Ottocento di Canova, attraverso esempi inarrivabili di scultura che, pure in tutte le sue declinazioni e le invenzioni individuali, rappresentano la figura umana. Nella raccolta sono, però, assenti esempi del modo in cui essa è stata concepita e interpretata nel XX secolo.
A questa idea è dedicata la mostra “Giacometti. La scultura”, che individua l’anello mancante di questo excursus nell’opera di Alberto Giacometti, che, intesa come rappresentativa della scultura del Novecento, prosegue il percorso attraverso i secoli della interpretazione statuaria – in altri modi e con altri contenuti – della figura umana.
Quaranta sono le opere esposte, che raccontano l’artista – visionario, onirico e surrealista, fautore di un segno indelebile nell’arte – e stabiliscono un dialogo con i capolavori della Galleria.