LIU BOLIN 2019
Liu Bolin, l’artista che ha fatto dell’invisibilità il suo tratto distintivo, sceglie la sala di Caravaggio per la sua performance: ancora un autoritratto fotografico nel quale si confonde nell’ambiente e si mimetizza con il San Girolamo del Merisi.
In occasione delle celebrazioni per il Rome Chinese New Year, Bolin dopo sette anni torna nuovamente alla Galleria Borghese, uno dei luoghi emblematici del patrimonio artistico italiano al quale ha rivolto il suo interesse sin dal 2008.
L’esibizione è stata preceduta da un attento lavoro di studio dello spazio della sala, dei colori e delle prospettive, per definire attentamente la posizione dell’artista. L’obiettivo prescelto, tra le sei opere realizzate da Michelangelo Merisi detto Caravaggio esposte nella sala del Museo, è il San Girolamo, un dipinto a olio su tela dei primi anni del XVII secolo, anzi una particolare angolatura del quadro.
Il dipinto venne probabilmente eseguito proprio per Scipione Borghese, forse in ringraziamento per l’aiuto prestato all’artista, implicato in gravi guai giudiziari. Scipione usò ogni mezzo per ottenere opere del grande artista e per questa determinazione del collezionista la Galleria ne possiede un numero maggiore di ogni altro museo, riunite in questa sala.
Gradualmente, in un percorso che si compie davanti agli occhi di numerosi osservatori, Bolin procede con i suoi assistenti alla pittura mimetica del suo abbigliamento e infine a quella del volto, scomparendo, assorbito dall’ambiente, nel quale il suo corpo diviene cosa tra le cose.
L’evento è stato coordinato insieme allo staff tecnico-artistico della Galleria d’arte Boxart.