Sala 12
Il camerino prende il nome dall'affresco al centro della volta che raffigura tre danzatrici racchiuse entro cornici di edera, decorate tutt'intorno da motivi floreali, ghirlande, festoni e strumenti musicali che ricordano le grottesche e gli stucchi delle antiche ville romane. L'autore, Felice Giani (1758-1823), lo realizzò tra il 1782 e il 1785, come una rielaborazione dell'antico, ispirandosi alle decorazioni della Domus Aurea e di Villa Adriana, che frequentò assiduamente.
La sala ospita alcune opere di provenienza nordica, appartenenti alla prima metà del XVI secolo, e altre di ambiente lombardo-veneto databili tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo. Di particolare interesse tra i dipinti esposti la copia della Leda di Leonardo da Vinci (1452-1519) e il Ritratto di gentiluomo di Lorenzo Lotto (1480-1556), datato intorno al 1535.
Riguardo a quest'ultimo alcuni elementi hanno portato la critica a identificare il personaggio raffigurato con Mercurio Bua, principe epirota e uomo d'armi al servizio della Repubblica veneta; i due anelli che egli porta alla mano sinistra, l'abito nero e il volto sofferente ne indicherebbero la condizione di vedovanza.
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