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LA GALLERIA BORGHESE PRESENTA IL SEGNO NOME DI GUIDO RENI


LA GALLERIA BORGHESE PRESENTA IL SEGNO NOME DI GUIDO RENI

Grazie al coinvolgimento della comunità sorda, un segno specifico nella lingua dei segni italiana – il segno nome – identificherà il grande Maestro italiano della pittura del Seicento, uno strumento prezioso e inclusivo, già da tempo approvato per Caravaggio e Bernini.

Il segno nome di Guido Reni è un movimento circolare realizzato con la mano destra aperta e orientata verso il corpo di chi segna, che traccia un semicerchio a partire dalla tempia destra fino alla spalla sinistra.  E’ un segno circoscritto, composto e solenne che suggerisce il solido impianto prospettico delle composizioni dell’artista e la monumentalità delle sue figure ispirate dallantico.

Avere il segno nome arricchisce l’identità di un individuo in quanto si possiede, oltre al nome identitario all’anagrafe, anche quello assegnato o riconosciuto dai membri della comunità sorda e che definisce individui e luoghi secondo strategie interpretative socio culturali proprie della comunità segnante e tipiche della LIS (Lingua dei Segni Italiana).

 Questo importante riconoscimento si inserisce in un ampio programma di accessibilità avviato dal museo, che si pone come obiettivo il coinvolgimento attivo di persone con disabilità e fragilità diverse che collaborano alla redazione e realizzazione di progetti che includono pluralità dei pubblici. Un’accessibilità che non “separa” la disabilità ma crea relazioni e promuove stimolanti condivisioni emotive, contribuendo all’abbattimento del pregiudizio.

In questo contesto Storie del Cardinale Scipione e di Casa Borgheseè stata un’attività volta al coinvolgimento della comunità sorda: una serie di percorsi per persone sorde e udenti insieme, condotte in italiano e in Lingua dei Segni italiana, con la collaborazione della storica dell’arte sorda Violante Nonno. Da ottobre 2021 quasi 100 persone sorde vi hanno preso parte, e grazie alla loro partecipazione e coinvolgimento negli appuntamenti dedicati alla mostra di Guido Reni, ora anche il pittore bolognese può essere identificato con u​n segno nome.

 




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