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MINERVA E IL SUO DONO. BREVE STORIA DELL’ULIVO NEL DIPINTO DI LAVINIA FONTANA


MINERVA E IL SUO DONO. BREVE STORIA DELL’ULIVO NEL DIPINTO DI LAVINIA FONTANA

Sabato 7 maggio, in occasione della Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, istituita d’intesa fra il Ministero della cultura, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS), un funzionario curatore del museo racconta brevemente il grande dipinto realizzato da Lavinia Fontana nel 1613 per Scipione Borghese, Minerva in atto di abbigliarsi, indagandone le vicende storiche, il significato complessivo ma soprattutto gli attributi di cui è circondata: oltre allo scudo e all’elmo anche la civetta e la pianta d’ulivo. Minerva è la dea della saggezza, e la civetta allude alla capacità di saper vedere bene di notte. L’ulivo è invece la pianta sacra a Minerva. Ha un’origine mitica legata proprio alla dea, che donò agli uomini la pianta, simbolo di pace e destinata a costituire una grande ricchezza, utilizzata per la preparazione dei cibi, come unguento per la cura del corpo e per guarire le malattie, oltre che come fonte di luce. Il dono di Minerva è un patrimonio di civiltà, e non a caso porta il nome della dea il cultivar riconosciuto “Xylella-resistente” dal CNR di Bari. Appuntamento di fronte al dipinto in sala X, primo piano del museo, alle ore 10.30, 11.30 e 12.30.




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