UNTITLED (HEADS)
In contrasto con l’imponente aspetto tardo Barocco della sala, esaltato dai diciotto busti in porfido e alabastro raffiguranti i dodici Cesari e altri personaggi che incarnano forme tradizionali di status e di potere, le teste di Louise Bourgeois, realizzate con parti di arazzo, riflettono il suo approccio unico alla scultura e alla ritrattistica.
Attingendo alla sua infanzia nel laboratorio in cui i genitori restauravano arazzi, Bourgeois si mostra profondamente interessata all’azione riparatrice del mettere insieme e del cucire. Le sue opere in tessuto non si limitano però ad affrontare il tema della riparazione e del rinnovamento; sono intrise di elementi personali e psicologici e si distaccano dall’uso tradizionale di soggetti mitologici o storici per esplorare stati emotivi profondi. La grande testa nera con fiori ricamati ad ago, ad esempio, rappresenta l’esperienza di una fantasia o di una piacevole visione, illustrando il passaggio dall’esaltazione esteriore all’esplorazione introspettiva.
Bourgeois ripropone materiali e oggetti del proprio passato convertiti in nuove forme, a sottolineare la frammentazione psichica e la ricostruzione dell’identità. Le sei teste Untitled inducono a ripensare la ritrattistica come mezzo di espressione, non più per rappresentare un potere esterno ma per rivelare piuttosto la vulnerabilità interiore.