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BRESCIA-ROMA-BRESCIA


BRESCIA-ROMA-BRESCIA

Dall’incontro della Galleria Borghese con la Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani di Cellatica, Brescia, prende avvio il progetto, intitolato nella sede romana Brescia-Roma-Brescia e in quella lombarda Roma-Brescia-Roma, che connette le due istituzioni attraverso lo scambio di alcune tra le più preziose opere presenti nelle proprie collezioni.

I due Busti, di proprietà della Fondazione bresciana, raffiguranti Adriano giovane (o Lucio Vero) e Adriano, riconducibili all’ambito di Guglielmo Della Porta (Porlezza, Como, 1515 circa – Roma 1577) e Giovanni Battista Della Porta (Porlezza, Como, 1542 – Roma 1597), sono ospitati a Roma dal 10 ottobre al 24 novembre 2024, mentre i due dipinti di Giovanni Girolamo Savoldo (Brescia 1480 c. – Venezia? post 1548), Tobiolo e l’angelo e Busto di giovane, capolavori della Galleria Borghese, tornano temporaneamente nella terra d’origine del suo autore dall’11 ottobre al 24 novembre 2024 presso la Casa Museo Zani.

Non è nota la provenienza antica di questi due straordinari busti, acquistati in Inghilterra nel 2006 dalla Fondazione Zani. Sono opere formate giustapponendo diversi marmi colorati, rari e di bella qualità, che riflettono il gusto romano tardo cinquecentesco e, secondo il parere degli studiosi, possono essere ricondotte all’ambito di Guglielmo Della Porta (Porlezza, Como, 1515 circa – Roma 1577) e Giovanni Battista Della Porta (Porlezza, Como, 1542 – Roma 1597).

Nel busto a destra è possibile riconoscere il ritratto dell’imperatore Adriano, rappresentato in età matura, la testa rivolta verso destra e lo sguardo concentrato. Folti riccioli gli incorniciano la fronte, mentre il resto della capigliatura è definita in ciocche più morbide, come la barba. Il busto, in marmi colorati, è avvolto dal mantello, fermato da una fibbia sulla spalla destra, lasciando vedere la parte superiore della corazza tenuta dagli spallacci. Questo tipo di ritratto può essere assimilato a quello adottato da Adriano nel 128 d.C. in occasione della sua nomina come pater patriae, esemplificato nei ritratti conservati presso i Musei Capitolini e presso la Collezione Torlonia.

Il secondo busto, a sinistra, è di più difficile identificazione, ma potrebbe appartenere allo stesso Adriano in età giovanile o a Lucio Vero ed è caratterizzato da una leggera peluria sul viso.

Di grande qualità anche i pilastri, rivestiti di lastre marmoree, che riflettono il gusto tardo cinquecentesco romano delle opere.

Per saperne di più sulla Fondazione Zani visita questa pagina   

Bibliografia

A. González-Palacios, in M. Capella, A. González-Palacios, Abitare l’Arte. La Casa Museo Paolo e Carolina Zani, Milano, Electa, 2020, pp. 150-151, 197.

M. Capella, Casa Museo. Guida della Collezione, Fondazione Paolo e Carolina Zani per l’arte e la cultura, Cellatica, Brescia, 2021, pp.113-115.

C. Maritano, Rosso Impero. Porfidi, marmi e pietre scolpite nella Casa Museo Zani, Fondazione Paolo e Carolina Zani per l’arte e la cultura, Cellatica, Brescia, 2024, pp. 46-47




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