Sala 13
La decorazione del piccolo ambiente venne affidata nel 1790 a Felice Giani (1758-1823), attivo anche nelle due sale precedenti. La volta è suddivisa in riquadri geometrici, definiti da cornici e racemi vegetali, che accompagnano la struttura della botte ribassata.
Al centro è raffigurata l'Allegoria della Fama, fiancheggiata da due putti con aquile, elemento araldico dello stemma Borghese. I paesaggi con rovine ai quattro lati, entro tondi e ovali, spettano con ogni probabilità a Giovanni Campovecchio (1754-1804), collaboratore di Giani. La tipologia della decorazione, elegante e di raffinato gusto antiquario, riflette l'interesse per gli ornati delle antiche dimore romane e per le pitture pompeiane che proprio in quegli anni venivano riportate alla luce.
Nella sala sono riuniti dipinti di artisti fiorentini e bolognesi della fine del Quattrocento - inizi del Cinquecento, che si affacciarono al nuovo secolo rielaborando modelli della pittura peruginesca e di quella toscana a loro coeva.
Di particolare interesse le Storie di Giuseppe ebreo di Francesco Ubertini detto il Bachiacca (1494-1557), provenienti dalla camera nuziale del fiorentino Pierfrancesco Borgherini, le tavole raffiguranti la Madonna col Bambino, san Giuseppe e san Giovannino di Giovanni di Lorenzo Larciani (1484-1527), già Maestro dei paesaggi Kress, e la Madonna col Bambino e san Giovannino di Alonso Berruguete (1486-1561), esponenti di quel filone eccentrico che rappresentò un'importante componente della prima Maniera fiorentina.
AVVISO
Per via di importanti lavori alcune sale della Pinacoteca sono chiuse al pubblico. Le principali opere sono esposte a Palazzo Barberini. Per maggiori informazioni visita questa pagina pagina